Le numerose escursioni di Spallanzani, dall’Appennino a Como, dalla Liguria alla Francia, dalla Costa Adriatica alla Sicilia, danno a Spallanzani l’occasione di interessarsi alla fauna del mare, di dedicarsi alle osservazioni geologiche e mineralogiche, agli studi sul fenomeno elettrico della torpedine, alle osservazioni geofisiche e chimiche, agli studi sui fenomeni vulcanici. I viaggi risultano proficui per la raccolta di materiale per il Museo di Pavia. Durante il viaggio di studio in Svizzera, compiuto nel 1779, visita le Università e le molte collezioni di storia naturale di numerosi studiosi, mentre in quello a Costantinopoli, nell’agosto del 1785, compie studi sulla flora e sulla fauna delle località visitate, fa osservazioni meteorologiche, si interessa ai costumi e alla vita di quelle popolazioni. Durante il ritorno via terra raccoglie casse di minerali. Egli viene ricordato soprattutto per le sue ricerche dimostranti l’impossibilità della generazione spontanea, la digestione, la riproduzione e la fecondazione. Per queste ultime mostrò la necessità del contatto intimo del liquido seminale con l’uovo e giunse alla realizzazione della fecondazione artificiale. Non meno grandi furono le scoperte sulla respirazione dei tessuti, sull’azione del succo gastrico per la digestione degli alimenti e sui meccanismi della circolazione del sangue, e sulla presenza dei globuli bianchi nel sangue.
venerdì 25 maggio 2007
Museo di Storia Naturale - Spallanzani
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